Risultato della ricerca: zaino alleggerito
JohnnyDep
L'Antelope Canyon è un canyon di arenaria molto stretto in Arizona, il passaggio tra le levigate pareti a volte è difficoltoso e spesso per poter passare lo zaino deve essere portato a mano. Può essere visitato solo tramite guida, in quanto a pericolo di inondazioni ed allagamenti. Offre al visitatore uno spettacolo unico ed è fra i più suggestivi parchi Usa.
FaustoMeini
I giorni indietro, prima di queste giornate uggiose piene di pioggia, intorno casa, si presentavano giochi di ombre e luci fantastiche e allora via con zaino a spalle, alla ricerca di catture....
Fabrizio9972
Altro scatto della recente vacanza in Toscana, dopo una serie inaudita di tramonti e albe in cui non valeva la pena nemmeno di estrarre la reflex dallo zaino ecco un tramonto tempestoso adatto per un bienne, sessione divertentissima passata a lottare con le onde che spostavano i tronchi come se fossero stuzzicadenti e con l\'acqua che arrivava sia dal mare che dal cielo, hehe
famasse
Oggi,il giorno di Natale non riesco a dormire,sono le 6,15,prendo lo zaino e vado in spiaggia. Guardate cosa ho trovato sulla battigia.
nick abbrey
Tutto ebbe inizio in un’ardente mattinata estiva, con temperature che oscillavano dai 29 ai 39°C e la mancanza di vento rendeva il tutto sempre più avverso. Erano ormai quasi due ore che calpestavo dei ripiani che tutto potevano sembrare, tranne che gradini … deformati, scivolosi e mai nessuno con la stessa quota. La mancanza di ombra e di zone di sosta stavano rendendo il mio zaino nikon sempre più insopportabile, ed i piedi ormai insensibili erano equivalenti a quelli di un fachiro dopo una camminata sui carboni ardenti. Ormai esausto, mi fermai per bere un goccio di acqua … e fu così che mi voltai per la prima volta … ore 14:45, avevo raggiunto il punto più alto della muraglia … ore 14:45, stavo in paradiso.
Leonardo670SV
Stasera voglio ritornare nella mia Italia, con una perla che si trova nel cuore delle Dolomiti: il lago Federa, nei pressi di Cortina, è sicuramente uno dei posti da visitare se si è in quelle zone in autunno! Il lago infatti è circondato da larici che in quel periodo prendono la loro tipica "veste" autunnale, passando dal giallo acceso per arrivare quasi al rosso; se si è fortunati potremo vederli specchiati nelle limpide acque del laghetto. Per arrivare al lago in tempo per l'alba ho rimesso la sveglia alle 4 di mattina e col buio ed un silenzio inquietante mi sono messo in cammino; dopo una bella camminata (che era bella l'ho scoperto quando tornavo indietro con la luce eh ????) di poco meno di due ore sono riuscito ad arrivare in tempo per le primissime luci del giorno; mentre mi "gustavo" la colazione con Kinder Brioss e Coca Cola (le uniche cose che mi entravano nello zaino) su un sasso in mezzo al lago provavo anche qualche scatto.. Questo è uno di quelli! Spero apprezziate!
alfapegaso
Su e giù per la spiaggia, dalla mattina alla sera, sotto il peso di uno zaino stracolmo, trasportando un\'insollevabile borsone a mano... ”Chiamatemi pure vu cumprà, non mi offendo. Io lavoro onestamente” e mi lascia un biglietto da visita con il nome della sua società, partita Iva e doppio indirizzo.
MauroCirigliano
Vi racconto come è nato questo scatto. Solitamente prediligo le notturne, e questo penso che si sia capito. Tuttavia questa è uno di quei momenti che DOVEVO materializzare con una foto! Ero con Giulio Cobianchi, nella fantastica avventura invernale che abbiamo organizzato nel posto più incredibile e spettacolare, le Dolomiti ! Insieme, abbiamo macinato Kilometri di sentieri innevati in un contesto invernale davvero rigido, qui in particolare, le temperature erano di -12 gradi in pieno giorno! A rendere tutto più complicato e faticoso è stata la neve fresca che, nonostante le ciaspole, ci faceva sprofondare ad ogni passo! In alcuni tratti, la neve arrivava persino al bacino, ogni singolo passo sembrava di salire di 5 gradini per volta senza considerare, il dislivello, la scarsa ossigenazione dovuta all'altitudine ed i 30Kg di zaino con l'attrezzatura, la tenda, il sacco a pelo, e altre dotazioni per il bivacco! Un obbiettivo, però , che volevamo raggiungere a tutti i costi e che abbiamo conquistato con puro gioco di squadra e continuo supporto reciproco! Ci scambiavamo di posto continuamente per permettere di volta in volta, a chi seguiva, di riposare i muscoli e avanzare sfruttando le "buche" generate dal predecessore.
DanieleBoffelli
Dopo aver percorso un tratto di sterrato con il van abbiamo parcheggiato in uno spiazzo in mezzo ad un bosco. Erano le 17. L’idea era di portare le tende e dormire in quota. Usciamo dal van e inizia a piovere, il cielo nero. Ci eravamo fatti un sacco di strada per arrivare fino a li e così decidiamo di provarci comunque. Ci portiamo le tende in caso il tempo migliori, se fosse peggiorato saremmo tornati indietro. Per tutte le due ore della camminata la pioggia andava e veniva ma per fortuna i miei compagni di viaggio erano belli carichi, oltre che dei 15kg di zaino, anche della voglia per arrivare in cima. Una volta arrivati il cielo si è aperto lasciando filtrare per una decina di minuti il sole che stava ormai tramontando. Finito il tutto decidiamo di scendere nel buio con le torce frontali e andare a dormire nel van (mi ero comprato una tenda per l’occasione e ovviamente non l’ho mai utilizzata).
BECALEN
5:50, Mentre posiziono il cavalletto con la coda dell'occhio vedo un'ombra bianca sul mare, il tempo di predere la macchina dallo zaino e tutto è finito, dieci scatti per rendere la mia alba diversa dalle tante che ho vissuto. Spero che questo modesto scatto possa piacervi, critiche e suggerimenti sono sempre ben accetti.
BMauroS
Ero in casa, mi sono accorto del tramonto, in dieci secondi ho tirato fuori dallo zaino la reflex, mentre il sole scendeva rapidamente, ho cercato di cogliere il momento, scattata a mano libera
federico.putignano
[QUANTO E´ POTENTE IL POTERE DELLA DETERMINAZIONE] Così chiamo il mio lavoro relativo al momento più emozionante di tutta la mia vita fino ad ora, nel posto più assurdo dove sia mai stato. Mi sentivo davvero vicino al cielo, una sensazione incredibile che a mio parere pochi posti al mondo riescono a dare. Ecco, Trolltunga è uno di quei posti senza alcun dubbio! Sognavo di arrivare in questo posto posto sin dai 18 anni, quando lo vidi la prima volta su Instagram e dissi al me stesso di allora: "Tu qui devi assolutamente andarci". L'anno scorso, quando iniziai a pianificare il mio viaggio nella Norvegia del sud, iniziai ad informarmi su come effettivamente si potesse arrivare lì e quanto fosse impegnativo il cammino. Era più impegnativo di quello che immaginavo, infatti il totale dei km di sentiero sono, fra andata e ritorno, 28km per quasi 1500m di dislivello positivo. Inoltre, che se volevo portare a casa un qualcosa di diverso da una location così conosciuta e visitata da turisti di tutto il mondo avrei dovuto fare qualcosa che non molti fanno. Dovevo quindi, dormire necessariamente lì per garantirmi di fotografare sia il tramonto che l'alba, così da avere più possibilità ma soprattutto la migliore luce possibile. Per cui mi organizzai con tutto il necessario per dormire lì senza problemi, oltre alla mia attrezzatura fotografica, ed ero pronto ad andare. (Zaino di quasi 30kg) Arrivato al gran momento, non ero sicuro di farcela perché devo confessarvi con non ero al massimo della mia forma fisica. Ero intimorito e anche un po' titubante per tutta la strada che mi attendeva, e non sapevo se sarei riuscito a sopportare tutto quel dislivello connesso a tutti quei chilometri. E' stato quando ho iniziato a camminare che mi sono accorto per la prima volta in vita mia, quanto sia forte il potere della DETERMINAZIONE. Di quanto riusciamo a superare i nostri limiti avendo un obbiettivo fissato in testa. E così, dopo circa 6 ore di sentiero MERAVIGLIOSO, uno dei più belli che abbia mai fatto, arrivai in questo posto mistico dove persi completamente me stesso. Ero talmente contento che mi ci volse mezz'ora per capire effettivamente che avevo raggiunto il mio obbiettivo, che avevo superato me stesso per arrivare in uno dei posti più strepitosi che il mondo può offrire. Per info su come ho post-prodotto questo scatto e per i miei corsi One to One di post-produzione, scrivetemi in privato! Commentate la foto se anche voi siete stati in questo posto incredibile!
federico.putignano
Il quarto e ultimo giorno ci siamo diretti a questo posto chiamato Land's End, e il nome non è scelto a caso; infatti qui siamo alla punta estrema a sud della Cornovaglia, la fine delle terre inglesi prima dell'oceano. Arrivati sul posto notiamo subito una cosa: c'era un vento che a momenti si portava via me, lo zaino e anche il cavalletto, almeno saranno stati 50 nodi. Per cui cercai subito un punto per comporre il mio scatto il più riparato possibile. ll tramonto non sembrava promettere bene, visto il muro di nuvole all'orizzonte, ma ecco che prima di perdere ogni speranza, per qualcosa come 5 minuti, divenne tutto completamente rosso fuoco. Era davvero una scena apocalittica! il mare in burrasca sulle scogliere, il vento incredibile davanti a noi e questo splendido tramonto. Spero che nel vedere questo scatto proviate almeno la metà dell'estasi che ho provato io.
LorenzoBertoni
Durante un'escursione pomeridiana, in una giornata di maltempo, percorrendo il sentiero che da Montemarcello porta a Tellaro, osservando il panorama da uno degli scorci presenti, notiamo l'arrivo di un fronte temporalesco ...lo si sentiva prima ancora di vederlo ...infatti, poco dopo lo scatto - giusto il tempo di riporre la reflex nella sua custodia all'interno dello zaino e mettersi addosso una mantella - siamo stati investiti da un intenso acquazzone.
anghellos
.... mentre preparavo l'attrezzatura per un'uscita il mio micetto si è infilato nello zaino come se mi volesse dire: portami con te..
fangel
Immerso nel silenzio più assoluto, cercando lo scatto giusto, girovagando, tra bosco e prati, sci ai piedi zaino sulla schiena,sdraiato in 30 CM di neve fresca, 3 passi più avanti nò 2 più dietro un pò più alto, forse più basso, in verticale o in orrizzontale. A volte mi domando se ne vale la pena, poi tornato a casa e ripensando alla fatica per arrivare in certi posti, e vedendo gli scatti(anche se non buoni ) mi sento appagato e felice.
DanieleBoffelli
La scorsa settimana ho passato tre notti in tenda in alta Valle Varaita, sui confini con la Francia. E’ un’area che non ho mai esplorato molto ma che mi ha regalato delle viste incredibili oltre ad albe, tramonti, cieli stellati e le ultime luci della cometa Neowise: ve la farò vedere prossimamente in un’altra foto. Ultimamente sto davvero amando passare le notti in tenda in alta montagna (qui ero a 2950 metri). Essere soli con se stessi in dei luoghi così selvaggi e senza connessione internet ti da tempo e modo di pensare a tante cose. Purtroppo quest’estate ho un ginocchio che mi da un pò di problemi in discesa (e lo zaino da 20kg non aiuta) quindi sono costretto ad andare molto lento e a fare uscite senza troppo dislivello. Devo comunque ammettere che anche questa modalità di trekking non mi dispiace, si ha più tempo per godersi quello che c’è intorno. In questa foto potete vedere gli ultimi due paesi della Val Varaita: Chianale e Pontechianale col suo lago artificiale. La montagna che svetta è il Monviso, incoronato da una nube lenticolare all’alba. Era da anni che non vedevo dei colori così al sorgere del sole, è stato davvero emozionante. E dato che ho passato una notte praticamente in bianco a fare foto è stato anche un bel premio. www.danieleboffelli.com
MARCO FERRARI
Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.. Tramonto sul Gruppo del Sella. (NO postproduzione)
piera_60
La bici, lo zaino, la canna da pesca... è domenica...